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Nel logo presente anche la Liguria stilizzata
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"Non è un marchio nuovo, ma viene da lontano ed è cresciuto in questi anni insieme alla nostra esperienza amministrativa". Lo dice il governatore ligure, Giovanni Toti, presentando all'hotel Bristol di Genova il logo della "Lista Toti" che sarà presente alle prossime regionali. Nel logo campeggiano nome e cognome del presidente della Regione uscente, in corsa per il secondo mandato. Non manca l'arancione, colore che accompagna il governatore e la sua squadra dalla prima campagna elettorale, ma che affonda le sue radici già nel 2000 quando rappresentava l'allora governatore di centrodestra Sandro Biasotti.

Nel logo presente anche la Liguria stilizzata
e, in blu, il nome di Cambiamo!, partito fondato la scorsa estate da Toti. Quasi con una punta di scaramanzia, confermati dunque i colori utilizzati per le regionali del 2015 e per le liste vincitrici nei comuni di Genova, La Spezia, Savona e Sarzana. Il simbolo presentato sarà protagonista del tour, partito proprio dal Bristol, che raggiungerà tutta la Liguria con gazebi, eventi e svariate iniziative. La campagna elettorale prenderà il via ufficialmente il 22 febbraio, ai Magazzini del Cotone di Genova, dove il centrodestra unito farà partire ufficialmente la corsa di Giovanni Toti per le regionali 2020.

Prima della presentazione del simbolo,
Toti, che vestiva una felpa azzurra con la scritta in arancione "Toti presidente" ha stretto in un caloroso abbraccio al senatore Paolo Romani e poi all'onorevole Sandro Biasotti, che hanno lasciato Forza Italia in dissenso col trattamento riservato al governatore. "Se vogliamo la nostra lista parte da lontano, dal 2000, quando nacque la lista Biasotti presidente", il forzista vinse le elezioni e anche lui come colore simbolo aveva scelto l'arancione. "La nostra lista è uno spazio aperto a tutti, è la casa di chi crede che le cose possono cambiare, di chi ha voglia di fare: le porte sono spalancate, è la loro casa".

Toi ha parlato di alleanze e aperture. Il discorso èscivolato anche sulla possibilità di aprire a Italia Viva di Matteo Renzi rappresentato in Liguria da Raffaella Paita. "Non ho mai escluso nessuno purché condivida il nostro progetto politico. Francamente in Liguria Italia Viva rappresenta il trapassato remoto". Il governatore ha escluso che nel listino dei consiglieri nominati dal presidente ci possano essere esponenti della sua lista. "Del listino discuteremo con i partiti, avrei voluto che non ci fosse per far scegliere direttamente i cittadini, ma ormai ci sono gli interessi di partito che sono andati in senso diverso. L'importante è che ci siano persone competenti".

Il presidente ha annunciato che "sarà una campagna elettorale
basata sui risultati ottenuti e su quello che ancora manca per trasformare la Liguria da una regione grigia ancorata al passato in una dove primeggia per tecnologia, shipping, turismo e dove i giovani possono rimanere per costruirsi il futuro". Sollecitato sul futuro di Forza Italia, Toti ha detto: "Mi auguro che trovi le energie per traghettarsi verso il futuro". Ed ha aggiunto. Nella coalizione "ognuno porta il suo e nessuno ha mai fatto pesare i numeri".

In sala erano presenti anche alcuni parlamentari che hanno aderito a Cambiamo!, in prima fila Manuela Gagliardi. "L'emendamento approvato nel decreto Milleproroghe dimostra la nostra attenzione per il territorio", ha dichiarato a margine la parlamentare spezzina che con i deputati Stefano Benigni, Claudio Pedrazzini, Alessandro Sorte e Giorgio Silli ha presentato il documento. "Cinque milioni di euro a fondo perduto per agevolare gli investimenti nella zona franca urbana di Genova a favore delle imprese colpite dall'evento del Ponte Morandi. Un sostegno concreto che può dare una ulteriore spinta al rilancio dello sviluppo dell'area e che ci lascia soddisfatti per esser riusciti a far comprendere al governo l'importanza di non abbandonare Genova", ha concluso Gagliardi.