salute e medicina

Dopo la battaglia legale dei genitori contro il Royal London Hospital che voleva interrompere le cure
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 Uno stringato messaggio di auguri a Tafida, ma nessun commento sulla notizia relativa al suo trasferimento dal reparto di rianimazione del pediatrico del Gaslini, dove si trovava dal 30 ottobre scorso, all'hospice, per essere sottoposta a cure riabilitative e allo svezzamento parziale della ventilazione assistita.

"Noi continuiamo ad augurare ogni bene a Tafida e alla sua famiglia. Ma sarebbe inappropriato da parte nostra commentare lo stato di una paziente che non abbiamo più in cura", questa la risposta dal Barts Health NHS Trust, l'ente che gestisce l'ospedale londinese.

La bambina inglese di 5 anni era stata trasferita all'ospedale genovese
dopo la battaglia legale dei genitori contro i medici del Royal London Hospital. La piccola era stata ricoverata in Inghilterra per un "disturbo prolungato della coscienza" a causa di una emorragia causata da una malformazione cerebrale. Poi, a causa della rottura di un aneurisma cerebrale durante l'operazione subita a Londra, è finita in coma. Da lì era partito il ricorso alla giustizia inglese dopo la decisione del Royal London Hospital di interrompere le cure.

"Tafida stessa ha dimostrato che l'opinione espressa dai medici inglesi di fronte alla Corte inglese si è dimostrata sbagliata: la prognosi si è dimostrata sbagliata". Lo ha detto Shelina Begum, la madre di Tafida Raqeeb. "Dovremmo essere in grado di darvi buone notizie nei prossimi mesi. Oggi è un giorno estremamente speciale per noi, perché Tafida è finalmente fuori dalla Rianimazione. Questo significa molto per noi e vogliamo ringraziare la squadra di medici del Gaslini per essersi presi estremamente cura di Tafida. Un grazie va anche all'opinione pubblica", ha concluso la mamma della piccola.