Accolto dal Governo l'ordine del giorno al decreto qualità dell'aria della deputata di Italia Viva Raffaella Paita che chiede "l'impegno a garantire il rispetto del termine relativo allo stop per l'utilizzo del carbone previsto per il 2021 nella centrale Eugenio Montale della Spezia e la dismissione per quella data". La centrale a carbone dovrebbe essere riconvertita dal carbone entro tale data. L'ordine del giorno di Paita inoltre "chiede di evitare la riconversione a gas del sito. "Una risposta forte alla nostra città che da tempo aspetta la dismissione di una centrale che ha occupato il nostro territorio. I 73 ettari occupati attualmente da Enel sono una vera e grande opportunità per tutta l'economia della provincia". Sul tema sono intervenuti "La definitiva dismissione dell'impianto non può essere rimandata: entro l'1 gennaio 2021 e' necessario che si concretizzi l'uscita dal carbone, salvaguardando i livelli occupazionali, mentre va bloccato qualsiasi progetto di una eventuale riconversione a gas della centrale. E' l'impegno che ha preso il Governo esprimendosi in modo favorevole alla Camera su un ordine del giorno al decreto Clima", dicono i deputati spezzini Lorenzo Viviani (Lega) e Manuela Gagliardi (Cambiamo!).
"Avevamo già depositato un emendamento sul tema durante l'esame del decreto in commissione. La città della Spezia e la sua provincia hanno già pagato le conseguenze, in termini ambientali e sanitari, della centrale. Il suo recente rientro in produzione, legato a circostanze contingenti, non può quindi in alcun modo significare una retromarcia rispetto agli impegni presi", concludono.
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