
Nessun riferimento diretto alla Lega, ma per le Sardine genovesi "questa è l'occasione per dimostrare che c'è una maggioranza, decisa a non essere piu' ostaggio del proprio silenzio, determinata nel farsi sentire e vedere". Principale accusato il populismo che "trova terreno fertile nell'indifferenza e nell'individualismo, e noi oggi scegliamo di controbattere alla sua distorta e brutale narrazione, con decisa pacatezza, con le adeguate parole e la sincera vicinanza per ricostruire un noi, troppo frammentato".
Obiettivo, ricostruire l'incontro reale e la comunità, senza distinzioni: "Questa è e sarà la piazza dove giovani, donne, migranti, lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse, insomma cittadini e cittadine della nostra città, del nostro paese, avranno spazio e parola per lanciare un appello, da rivolgere anzitutto a se stessi, per prendere coscienza di essere parte di una collettività dove ognuno è chiamato a far la propria parte per non lasciare solo nessuno, per non ritrovarsi da soli, ed essere la giusta risposta, essere l'esempio di buona politica", spiegano gli organizzatori.
IL COMMENTO
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