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Contestate spese non ritenute attinenti all'attività istituzionale
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I giudici della Corte dei Conti della Liguria, nell'ambito delle cosiddette spese pazze, hanno condannato a un risarcimento danno di quasi 74mila euro gli ex consiglieri regionali Gabriele Saldo, Gino Garibaldi, Luigi Morgillo, Pietro Oliva e Matteo Rosso. I fatti contestati riguardano le spese consiglieri del 2008, quando i cinque facevano parte del gruppo 'Forza Italia verso il Pdl'. La procura contestava loro spese non ritenute attinenti all'attivita' istituzionale per quasi 74mila euro, ed erano in gran parte per soggiorni in albergo, cene e pranzi al ristorante, o ancora acquisti di vino, fiori, abbagliamento, gioielli e profumi.

Secondo i giudici contabili "sono palesi sia la non inerenza che la consapevolezza di essa da parte di tutti". Sempre per quando riguarda il filone delle 'spese pazze', i giudici della III sezione giurisdizionale centrale d'appello delle Corte dei Conti hanno accolto il ricorso presentato dalla procura di Genova, che aveva impugnato la sentenza di prescrizione per gli ex consiglieri Francesco Bruzzone (Lega Nord), Cristina Morelli e Carlo Vasconi (Verdi).

I fatti contestati riguardavano le spese
dei primi sei mesi del 2010, per Bruzzone la procura chiedeva un risarcimento a 33mila euro, mentre per i due ex consiglieri dei verdi era di 35mila euro. I giudici contabili avevano pero' dichiarato prescritti i fatti. Ora i giudici d'appello, dichiarando la non prescrizione, rinviano tutto ai colleghi di primo grado che dovranno pronunciarsi nuovamente