
Bertolacci in campo dal primo minuto dopo tanto tempo. “Gli ho detto di giocare finché avrebbe potuto, poi lo avrei cambiato. Avevo anche Ekdal, un buonissimo giocatore, che era però rientrato stanco dalla nazionale. Ho scelto Bertolacci con Vieira e ha funzionato. Lo avrei voluto più vicino a Quagliarella, ma la Roma aveva tanti trequartisti e quindi l'ho dovuto tenere basso".
Quanto è difficile lavorare in un ambiente così teso?
"Ne ho passate tante. Per me è importante il campo, noi dobbiamo pensare soltanto a lavorare e fare il nostro. Certo che mi farebbe piacere che l'ambiente fosse coeso, ma noi dobbiamo comunque estraniarci".
IL COMMENTO
Maturità: nelle tracce mancata l'attualità controversa, dall'Ucraina alla Palestina
Il futuro della nostra lingua scritto nel tema della maturità