cronaca

Un'altra donna alla guida della prefettura genovese
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Il prefetto del dialogo, della porta sempre aperta, al servizio di tutti. Carmen Perrotta, 59 anni, nuovo prefetto di Genova ama definirsi così affermando con forza la necessità di confronto.

'Il confronto è fondamentale perchè nessuno è depositario di una soluzione unica e immodificabile"

Entrata nell'amministrazione civile del ministero nel 1987 e subito al lavoro nella prefettura di Cosenza, madre di due figlie, Carmen Perrotta si è insediata da qualche giorno a Genova, esattamente dall'ultima allerta arancione, allerta che le ha già consentito di conoscere la macchina di protezione civile locale. Riceve il testimone da un'altra donna Fiamma Spena impegnata a gestire le emergenze degli ultimi anni su questo territorio.

Nel presentarsi il nuovo prefetto ha messo in evidenza le difficoltà legate al crollo del ponte, ma soprattutti la positiva reazione della città. 'Ho trovato un clima di coesione e di volontà di partecipare tutti al meglio - ha dichiarato - una volontà a superare questo momento perché è già proiettato al futuro con il contributo di tutti"

Carmen Perrotta arriva da Roma, dove ha ricoperto il vicecapo dipartimento come direttore centrale per gli uffici territoriali del governo e le autonomie locali. Non nasconde i problemi di organico, in prefettura a Genova lavorano 120 dipendenti ma dovrebbero essere come in gran parte delle prefetture d'Italia quasi il doppio, ma elogia il grande spirito di dedizione per chi lavora per la macchina pubblica. Non nasconde nemmeno la complessità di una città che si può però gestire.

"Si tratta di una città complessa - ha aggiunto - ma la complessità non deve spaventare perché non si è da soli, lo stato è presente sul territorio con istituzioni che coprono tutti gli aspetti della realtà cittadina, se si fa squadra si lavora e si conseguono obiettivi positivi".

E sulla scia del suo credo, presto comincerà a confrontarsi, incontrando tutte le amministrazioni comunali del territorio di sua competenza.