È accaduto quello che in molti temevano, un uomo di 78 anni è stato ferito a morte da un gruppo di cinghiali. L’episodio è avvenuto nel suo orto, a Rovegno, nell’entroterra del levante. Con ogni probabilità il settantottenne, uscito da casa per allontanare gli ungulati con un colpo di fucile, è stato colpito dall’animale che gli avrebbe provocato così una profonda ferita ad una gamba. Un episodio che, oltre ad aver scosso i compaesani della vittima, riapre la discussione sull’annoso problema dei cinghiali a Genova e in Liguria. Ma qual è l’atteggiamento più consono da tenere quando ci compaiono davanti? “Bisogna sempre stare molto attenti, non fare movimenti rapidi, lasciarli passare tranquillamente, loro si fanno i fatti loro e tutto finisce bene”, spiega a Primocanale Gian Lorenzo Termanini delle Guardie zoofile ambientali. “Certamente se uno comincia a prendere un bastone e a tirare delle pietre – aggiunge Termanini – chiaramente l’animale si può anche rivoltare. I cinghiali sono mansueti e si fanno i fatti loro”.
La prima regola da rispettare però, è una, e indispensabile, per provare a contrastare il fenomeno dei ungulati in città, come spiega Termanini: “Dare da mangiare a questi animali è la cosa peggiore che si possa fare, eppure continuano anche nel Bisagno ad alimentarli, la regola è non dare loro da mangiare”. Nutrire gli ungulati è reato, come ricorda Termanini: “È un reato contemplato dalla legge sulla caccia, l’articolo 30, che prevede addirittura l’arresto o l’ammenda. Per Genova c’è anche un’ordinanza comunale che prevede la sanzione amministrativa”.
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