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"Non sarà un governo "contro" ma "per" il bene dei cittadini"
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"Non sarà un governo 'contro' ma 'per' il bene dei cittadini, per modernizzare il paese in una maniera più giusta e inclusiva", così ha detto Giuseppe Conte, il premier incaricato per il nuovo governo giallo rosso. Ha ricevuto l'incarico al Colle dopo un lungo colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Poi l'annuncio ufficiale: Conte ha accettato l'incarico con riserva. "E' una fase molto delicata per il nostro paese, dobbiamo uscire il prima possibile da questa fase di incertezza politica. Dobbiamo metterci subito all'opera per contrastare l'aumento dell'Iva, siamo agli albori di una nuova legislatura europea e dobbiamo consentire all'Italia di svolgere il ruolo da protagonista che merita. Il paese deve procedere speditamente. Realizzerò un governo all'insegna della novità, è questo che mi chiedono le forze politiche", ha detto il premier.

"Voglio creare una squadra di lavoro che offra ai nostri figli di vivere in un paese all'avanguardia per istruzione, tecnologie e che primeggi per la tutela dell'ambiente, che si alimenti ad energie rinnovabili, che abbia infrastrutture sicure e che valorizzi i beni culturali, che cancelli ogni tipo di disparità. Un paese che abbia una giustizia equa, dove le tasse le paghino tutti ma le paghino meno, che sia amico dei cittadini e delle imprese e non vicino alla corruzione. Ho superato le mie prime perplessità di fare il premier con una nuova maggioranza, perché voglio operare nell'interesse degli italiani, secondo i principi della Costituzione. Questo è il momento del coraggio di disegnare un paese migliore e della determinazione di realizzare l'obbiettivo nonostante gli ostacoli", ha proseguito Conte.

Adesso resta l'interrogativo su chi verrà confermato come ministro. Per questo il presidente del Consiglio inizierà subito i colloqui con i gruppi parlamentari alla Camera, dopo essersi recato dai presidenti Maria Elisabetta Alberti Casellati (Senato) e Roberto Fico (Camera dei Deputati).

"Abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del M5s di indicare il nome del presidente del Consiglio dei ministri in quanto partito di maggioranza relativa. Questo nome ci è stato indicato dal M5s nei giorni scorsi", aveva detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine delle consultazioni. "Abbiamo altresì confermato risolutamente l'esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità" ha aggiunto. "Sia chiaro che non c'è alcuna staffetta da proseguire e non c'è alcun testimone da raccoglie ma semmai una nuova sfida da cominciare". Il nuovo governo porterà, ha concluso il segretario, "l'inizio di una nuova stagione, civile, sociale e politica".

"Il ruolo di Giuseppe Conte ci fa sentiti garantiti sulle politiche che vogliamo realizzare", aveva detto Luigi Di Maio. "Si sono alimentate tante polemiche sulla mia persona e mi ha sorpreso che in una fase così delicata qualcuno abbia pensato al sottoscritto piuttosto che al bene del Paese. La Lega mi ha proposto di propormi come premier per il M5s e mi ha informato di averlo comunicato anche a livello istituzionale. Li ringrazio con sincerità ma con la stessa sincerità dico che penso al bene di questo Paese e a non me".

A proposito dell'apprezzamento espresso da Trump a Conte, Di Maio ha detto: 'Ci indica che siamo sulla strada giusta'. Ieri sera poi è arrivata una telefonata tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio. A quanto si apprende da fonti vicine a Di Maio e al Garante del M5S, Grillo ha chiarito che il suo riferimento, nel post, "è ai ministeri più tecnici" e "sfido i partiti a trovare persone migliori".

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