
E' passato un anno, un anno da quel tragico 14 agosto che mi e ci ha cambiati per sempre.
I primi sentimenti che provai furono incredulità, tristezza e rabbia, dopo le prime settimane, inizia a focalizzare ciò che sarebbe stata la mia nuova vita senza mio fratello per me un secondo padre.
Non ci riuscivo, che vita è senza di lui...
A un mese dalla tragedia conobbi Mirko e Giorgia, una coppia nel lavoro e nella vita. Queste persone lavorarono sul campo il 14 agosto, e furono quelle che trasportarono mio fratello dal luogo del decesso all’obitorio.
Mio fratello è morto, ma nonostante tutto loro gli hanno dato la stessa dignità come se fosse stato un ferito, e questa è la cosa che apprezzo di più.
Mi permetto di dire, in quel periodo di merda, tra tutto quello schifo, l’unica cosa che mi ha reso “felice” sono state le parole dei soccorritori e il loro insegnamento...AIUTARE.
Così ho deciso all’età di 15 anni di “bruciarmi” l’estate per indirizzare la mia vita in un percorso assai migliore di un bagno al mare, ho deciso di fare volontariato alla Croce e di aiutare così persone che, purtroppo, hanno bisogno di me.
*Michele Matti Altadonna Fratello minore di Luigi vittima del crollo di Ponte Morandi
IL COMMENTO
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