cronaca

"Era ancora idoneo per poter essere utilizzato?"
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A margine della cerimonia per l'anniversario del crollo del Ponte Morandi, ha parlato anche Cozzi, procuratore capo di Genova: "La prima risposta da dare è una: nelle condizioni in cui era, il ponte era idoneo a quel traffico senza limitazioni?. È la parte più importante da accertare e cioè se poteva essere tenuto aperto. Se fosse in condizioni di essere in funzione. Tutto il resto è importante ma non prioritario".
 
Ha dato anche le risposte sulle tempistiche delle indagini che tutti aspettavamo. "Con questa indagine abbiamo voluto dare una risposta sul piano della diligenza e accuratezza a una vicenda che, sotto questi profili, presentava varie lacune. È un lavoro enorme, richiede elaborazione e filtro di tutto il materiale. La complessità dell'indagine è proporzionale alla voglia di dare giustizia. Le indagini, con ogni probabilità, potrebbero essere chiuse nei primi mesi del prossimo anno".

"A dicembre verrà depositata la perizia sulle cause del crollo. A quel punto gli accertamenti potranno concludersi". "Ragionando per ipotesi -aggiunge- a metà dell'anno prossimo, se si sarà accertata una responsabilità, ci potrebbe essere la richiesta di rinvio a giudizio". "Allo stato, tutti gli ambiti di competenza di chi ha avuto a che fare col ponte sonostati individuati".
 
 
Cozzi ha anche parlato dell'attenzione necessaria quando si costruiranno nuove strutture: "Siamo di fronte a infrastrutture che richiedono una manutenzione continua e attenta delle proprie strutture, perché non si può non garantire la sicurezza di chi le usa. Se una struttura è fatta di un certo materiale bisogna pensare che oggi viene sottoposto a uno stress almeno 5 volte maggiore di quando era stato progettato. Per cui subisce una usura maggiore, anche da fattori esterni. Per questo bisogna averne maggiore cura".