"Siamo estremamente soddisfatti. Possiamo dire che è andato tutto nel migliore dei modi. E' stata una grande sfida". Così Vittorio Omini, capo dell'ati dei Demolitori, commenta a caldo la fine dei lavori di smontaggio e demolizione dell'ex viadotto Morandi. "Non ci siamo mai fermati - ha detto - abbiamo forse dovuto rallentare in certi momento come quando è stata segnalata la presenza del crisotilo, l'amianto naturale, nel cemento armato. Ma anche se sembrava che i lavori stessero andando avanti piano dietro c'era un'enorme lavoro di studio". Ottanta, cento persone in cantiere "tutti i giorni, 24 ore al giorno su tre turni, sette giorni su sette ha detto ancora Omini.
"Posso dire che i tempi sono stati rispettati, considerando tutti i problemi che sono capitati - ha detto ancora Vittorio Omini - il contratto prevedeva la fine dei lavori il 26 luglio, siamo al 12 agosto. Possiamo dire che è andata bene, considerando tutto quello che è successo", ha detto facendo riferimento tra l'altro al rinvenimento di fibre di crisotilo nel cemento armato. "Era una situazione che andava analizzata con calma, non potevamo agire in fretta ha concluso Omini.
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