Vendevano prodotti al tartufo sul web, con tanto di etichetta, ma in realtà nei condimenti si trovava soltanto una sostanza aromatizzante sintetica. Una maxi truffa in cui rientra anche la Liguria, oltre a Toscana, Molise, Umbria, Campania, Calabria, Abruzzo, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia. 50 le aziende che presentano irregolarità penali e amministrative. Dopo un’indagine durata 6 mesi da parte dei carabinieri della Forestale di Serravalle di Chienti (Macerata), coordinati dalla polizia ambientale, sono stati denunciate 11 persone tra proprietari e rappresentanti legali delle aziende che commercializzano "condimenti al tartufo", tra cui una multinazionale dell'agroalimentare italiano. Venti le violazioni amministrative contestate ad altrettante ditte, per un totale di 65mila euro.
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