
Spalletti poi spiega perchè si èarrivati a questa decisoone con l'attaccante rimasto fuori per 40 giorni per motivi disciplinari: "Il lavoro svolto da Marotta è stato un lavoro determinante. Chi dice il contrario vuole dare una lettura distorta delle cose. Ha portato le parti in causa a fare un confronto reale e non virtuale. Se la mediazione è servita per dettare condizioni allora diventa tutto complicato perché dietro c'è un allenatore, uno spogliatoio, una tifoseria. Per l'Inter bisogna sudare, essere dentro la squadra.
La maglia di Icardi, appesa da sola non vale niente. E' accanto a quella dei suoi compagni – prosegue il tecnico nerazzurro - che acquista valore. E' una storia da cui ne usciamo tutti sconfitti, non c'è un vincitore, casomai è un punto fermo da cui ripartire. La nostra squadra è stata chiamata sotto la curva, i nostri incredibili tifosi sono al nostro fianco per raggiungere il nostro obiettivo. Ripartiamo dal terzo posto con tutti il nostro potenziale a disposizione per qualificarci in Champions. E' chiaro che ci saranno difficoltà, ma se siamo tutti uniti, avvolti dentro undici maglie, tutto diventa possibile. Icardi non è in grado di aiutare la squadra, ma può trascinarla. Solo da dentro può farlo"
IL COMMENTO
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