
"Stiamo valutando tantissime proposte – ha spiegato il primo cittadino- non abbiamo ancora deciso quella finale. Aspettiamo di avere completato il piano che sarà fatto in condivisione con Asl e Arpal: non appena avremo condiviso il programma, potremmo dare le date. Spero che giovedì ci possa essere tutto".
Poi sempre sulla prosecuzione dei lavori, Bucci ha continuato: "Non sono ancora al corrente di alcun progetto formale che preveda la demolizione meccanica, senza esplosivo, delle pile 10 e 11. Ne ho visto uno quando ancora non avevamo la struttura commissariale in piedi ma poi è stato ritirato - ricorda Bucci -, so che ci stanno lavorando ma il progetto ancora non l'ho visto".
Come già raccontato da Luciano Grasso, consulente della stuttura commissariale a Primocanale (GUARDA QUI) non esistono al momento comunicazioni di ritardi sul cronoprogramma. "Ritardi di un anno? Per ora non ho nessuna variazione significativa. Ho sempre fornito la best option, che deve essere motivata da un piano condiviso con demolitori e costruttori. Non parlo di rumors” ha detto rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se fosse ancora confermata la data del 15 aprile 2020 per l'apertura del nuovo viadotto, nonostante i possibili ritardi dovuti al ritrovamento di minime quantità di amianto naturale.
“Per ora – ha concluso il primo cittadino - non posso dare nuove date: quando do informazioni è perché ho dietro la parte scientifica, in questo momento non ce l'ho".
IL COMMENTO
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