
Nessuno stop notturno, si procede a oltranza. Per questo i lavori nell'aula rossa sono continuati anche questa notte. Al centro più di 900 documenti, tra ordini del giorno ed emendamenti, che andranno analizzati nel dettaglio per poter votare il bilancio previsionale del Comune di Genova.
Come si è arrivati al voto a oltranza
Tutto è iniziato martedì mattina, durante la riunione dei capigruppo, quando l'opposizione avrebbe detto sì all'accorpamento delle votazioni (così da dimezzare i tempi per arrivare alla votazione) con una condizione: che la sindaca di Genova Silvia Salis fosse presente per tutta la durata dei lavori. Richiesta che la giunta ha respinto e che ha trasformato l'aula rossa in un campo di battaglia. La decisione di continuare a oltranza è poi arrivata dal presidente del Consiglio, Claudio Villa, che ha scelto di procedere con la votazione senza limiti di tempo.
Il botta e risposta
"Riteniamo gravissimo il ricatto, anche morale, del presidente del consiglio comunale, Claudio Villa, che rivede al ribasso i tempi concordati per la discussione in aula dei documenti con il solo scopo di voler comprimere i lavori con l’obiettivo di concludere entro venerdì su espressa volontà del Sindaco e del PD" scrive la minoranza.
"La città ha bisogno di risposte e di un bilancio in tempi utili e certi, senza sottrarre tempo e risorse all’attuazione delle politiche attese dai cittadini" risponde in un comunicato delle 22 la coalizione progressista. Il rischio di sospendere la seduta, infatti, o di continuare la votazione senza accorpamenti, è quello di non riuscire a votare il bilancio prima di Natale, come invece accade ogni anno. Oggi i lavori del consiglio proseguono. L'obbiettivo della giunta è arrivare alla votazione del bilancio entro la fine di venerdì.
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