cronaca

Così Luciano Grasso durante Genova nel cuore
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"Al momento non esistono ritardi sui tempi sul cronoprogramma dei lavori del ponte" a spiegarlo durante Genova nel Cuore, la trasmissione del lunedì sera di Primocanale, è Luciano Grasso, consulente della stuttura commissariale che fa capo a Marco Bucci. La decisione finale di non abbattere la pila 8 con l'uso dell'esplosivo e provedere al suo smontaggio dunque non sta interferendo con la tempistica della demolizione del viadotto sulla A10 crollato lo scorso 14 agosto causando la morte di 43 persone e stravolgendo la vita di un'intera vallata.  



"Vogliamo rendere il più possibile trasparente il nostro lavoro, non abbiamo interesse a tenere nascoste cose dentro il Matitone. Il livello della comunicazione è difficile stiamo cercando di fare in modo che questa diventi sempre più facile - spiega ancora Grasso nel corso della trasmissione -. Non vogliamo creare allarmismi ma dire le cose così come stanno. Certamente non siamo perfetti, abbiamo anche noi dei momenti di indecisione, ma se non siamo sicuri che quello che faremo avrà come fine ultimo quello di tutelare la salute dei cittadini, dei lavoratori e dell'ambiente prferiamo non comunicare a caso con annunci vari". Intanto ieri nel porto di Genova sono arrivate le maxi gru che avranno il compito di smontare le pile che si trovano nel lato Ovest di ponte Morandi. Un'operazione lunga quella che vede il loro trasporto nell'area di cantiere. Le gru provenienti dall'Olanda devono essere prima montate, operazione che sarà possibile compiere ovviamente solo nell'area di cantiere. Resta sempre forte la preoccupazione di cittadini e lavoratori del cantiere per quanto riguarda la presenza di aminato. Le indagini effettuate dall'Arpal hanno evidenziato la presenza di minime tracce sulla pila 8, valori comunque ben sotto il limite di pericolosità.
      


"Sono in previsioni oltre 600 carotaggi tra le pile 3 e 8 e tra la 10 e la 11 - racconta ancora Grasso -. Questo perchè visto che ci siamo trovati di fronte a una problematica vogliamo essere certi e fare tutte le analisi. Abbiamo fatto un passo indietro con l'esplosione che sarebbe stata comunque possibile perchè esistono misure idonee, ma abbiamo voluto tutelare cittadini e i lavoratori". E su queli saranno le modalità di esecuzione dell'operazione di smontaggio Grasso spiega ancora le misure: "Oggi abbiamo un piano di attività che il commissario ha vouto che fosse approvato dagli enti di vigilianza. Con un filo diamantato verranno tagliati i blocchi di cemeneto, poi verrano portati a terra. Ci saranno anche i getti di acqua e stiamo studiano il modo per mitigare la dispersione dell'acqua che potrebbe essere contaminata dalle tracce di amianto. Le pile sono simili quindi l'operazione dovrebbe tenere lo stesso andamento ripetitivo per tutte le pile sul lato Ovest. Certo è che va tutelata la salute anche dei lavoratori. Non dimentichiamoci che sono padri di famiglia e sono chiamati a lavorare a 50 metri di altezza" conlcude Grasso.