cronaca

L'ingegner Cremonini (Fagioli) spiega le diverse fasi
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 Alla fine il giorno tanto atteso è arrivato: domani i 36 metri di impalcato che costituiscono il moncone ovest del Ponte Morandi sarà 'calato' a terra con un'operazione complessa. 


L'ingegner Cremonini, l'uomo che ha raddrizzato quel che rimaneva della Concordia, spiega che entro la notte "verrà completato il montaggio di cavi, strand jack e delle altre componenti elettroniche di guida del sistema. Domani mattina prenderemo il carico dell'impalcato in modo da sollevarlo. Provvediamo al taglio dei denti che sono collegati all'impalcato e, una volta tagliati, lo portiamo giù". Sarà un'operazione complessa "come tutte le movimentazioni di grandi componenti - ha detto Cremonini -, con il fattore aggiuntivo che è quello di un manufatto esistente, ha una sua storia e caratteristiche che bisogna ben conoscere".


Il momento più delicato "è il primo sollevamento dell'impalcato che sarà insieme collaudo del sistema e di tutta la metodologia che abbiamo adottato. In settimana è stata dura, le condizioni meteo avverse (su Genova spirava un forte vento, ndr) ci ha fatto perdere due giorni ma i team sono riusciti a andare avanti oggi e domani ci saranno condizioni di lavoro ideali di lavoro, in assenza di vento". L'impalcato, 900 tonnellate di peso, 36 metri di lunghezza e 18 metri di larghezza, una volta che sarà a terra "resterà appeso agli strand jack. Poi vedremo se occorrerà fare prelievi per i periti altrimenti verrà sezionato e spostato in un'area secondaria" dove, finalmente sarà frantumato.