
Il giovane si è gettato sotto un treno dopo essersi visto negare la domanda di asilo. In prima fila in lacrime la sorella arrivata dalla Spagna. Costretti a rimanere in Africa i genitori.
"Abbiamo molto da farci perdonare per il nostro cuore malato e chiuso", ha dichiarato monsignor Giacomo Martino, responsabile della comunità Migrantes di Genova. "Abbiamo voluto bene a Prince, ma forse non abbastanza. Lo straniero nella parola di Dio deve essere trattato come il prossimo, deve essere amato, tutti siamo stranieri".
IL COMMENTO
Quella sommossa di Genova che segnò la fine del centrismo
Dalla Genova “meravigliosa” a quella della povertà e della solitudine