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“L’aumento di capitale da 400milioni di banca Carige deve essere fatto, nel rispetto degli accordi sottoscritti tra la cassa di risparmio e la Banca Centrale Europea”: è questa, in estrema sintesi, la posizione della Bce, che ieri ha ricevuto a Francoforte, in due riunioni separate, i vertici dell’istituto e la famiglia Malacalza, azionista di maggioranza di Carige.
I banchieri europei hanno chiesto spiegazioni sul no all’aumento di capitale espresso lo scorso 22 dicembre, aumento che era stato deciso in accordo con Francoforte. 

La banca non è a rischio, dicono fonti della Bce, ma potrebbe esserlo presto se non verrà dato seguito a quanto stabilito.

Mentre in sede europea Carige forniva la dovute rassicurazioni, alla Borsa di Milano il titolo crollava: dopo un partenza a lungo ritardata (fino alle 11 il titolo non riusciva a fare prezzo in piazza Affari), le azioni sono scese al minimo storico, con un -18.75%.

Tonfo che però è stato immediatamente recuperato stamattina, con un rimbalzo che è arrivato a superare il 20%.