"Potrebbe di nuovo tentare il suicidio". Lo dicono gli investigatori e gli psicologici che stanno seguendo il caso di Boissano, piccolo centro del savonese, dove un operaio di 47 anni ha ucciso la moglie 42enne, soffocandola nel sonno.
Una volta dimesso dall'ospedale di Pietra Ligure, per l'uomo si apriranno le porte del carcere, dove sarà guardato a vista. Matteo Buscaglia, dopo aver soffocato con un sacchetto di plastica la moglie, Roxana Karin Zenteno, avrebbe avvertito la sorella al telefono e si sarebbe diretto in cantina con l'obiettivo di togliersi la vita tagliandosi le vene.
Ma, la segnalazione della sorella, ha dato modo al personale sanitario di intervenire in tempo, evitando la morte dell'uomo. L'accusa al momento è di omicidio volontario, ma potrebbe presto aggravarsi in omicidio premeditato.
I figli della coppia, di 13 e 10 anni, sono stati affidati ad una zia paterna e sono stati informati della morte della mamma dagli psicologi della procura di Savona.
cronaca
Femminicidio a Boissano, l'uomo è seguito a vista: "Potrebbe di nuovo tentare il suicidio"
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