cronaca

Il sindaco di Masone: "Prima o poi il sistema crollerà"
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 "Lo Stato ci ha abbandonato, ci sentiamo veramente impotenti", il sindaco di Masone Enrico Piccardo manifesta tutta la sua rabbia e amarezza per la situazione che vive non solo la sua cittadina ma tutto l'entroterra. La zona è stata colpita dal maltempo e i danni ingenti richiedono uno sforzo economico importante alle casse di comuni piccoli che non possono far fronte autonomamente ai disastri prodotti dalla natura.



"Abbiamo avuto danni al campo di calcio, al cimitero, ai pali della luce, un albero è caduto su una casa, recinzioni volate vie e cavi dell'Enel strappati dal vento - spiega ancora Piccardo -. Già per affrontare i danni causati dal gelicidio dell'ultimo inverno non abbiamo avuto nemmeno un aiuto. Grazie ai fondi regionali abbiamo pulito l'alveo dei fiumi". Ma il problema secondo il primo cittadino del comune della Valle Stura è un altro: "La manutenzione dei ruscelli secondari. C'è una normativa statale che non permette interventi se non in particolari casi. Una normativa da altro mondo".

Ma non solo, l'attacco di Piccardo allo Stato prosegue e punta il dito anche sulla burocrazia: "Il punto focale per i cittadini è il Comune, poi noi ci rivolgiamo agli enti preposti, ma questi sono sempre irragiunbili. E' ad esempio il caso di Enel e del suo numero verde, poi se non hai il cud non riesci a parlare con nessuno, ma una linea elettrica non ha il cud: ci sentiamo impotenti, abbiamo perso il senso dello stare con i piedi per terra. Voliamo alto, ma senza soldi. Prima o poi cadremo per terra e lì ci faremo davvero male".

Negli anni le risorse destinate al comuni sono state dimezzate e per le piccole realtà diventa difficile far fronte alle situazioni di emergenza che via via si trovano a dover affrontare. "Lo Stato ci ha tagliato i fondi di più del 50%, così abbiamo dovuto rinunciare agli operai, ma senza soldi e senza manodopera cosa possiamo fare? lo Stato ce lo deve dire. Non è arrivato nemmeno un aiuto, non possiamo reggere il sistema solo sul volontariato" conclude Piccardo.


Pochi chilometri più in sù anche il primo cittadino di Campo Ligure Andrea Pastorino lamenta la scarsa attenzione dello Stato verso i piccoli comuni: "Le finanze in entrata sono state ridotto, a noi è sempre destinato pochissimo, ma almeno arrivassero questi soldi. Per farli entrare nelle casse comunali ci vogliono sempre lungaggini burocratiche infinite".