cronaca

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 "Chiediamo che Mittal si fermi e non pubblichi venerdì le lettere come ha annunciato. In caso contrario è molto probabile che lunedì i lavoratori decideranno di tornare in piazza". Il segretario della Fiom di Genova Bruno Manganaro spiega il clima che si respira tra i lavoratori in questi giorni: "Venerdì scorso siamo stati convocati perché l'azienda ha proposto una riduzione di personale nel settore della manovra ferroviaria e nella linea della banda stagnata visto che oggi all'Ilva lavorano 1059 persone mentre Mittal ne vuole solo mille".


Riduzione però respinta al mittente dalla rappresentanza sindacale: "In questo caso c'è in ballo la sicurezza. Proprio sabato abbiamo rischiato un incidente - spiega Manganaro - sulle linea della Elt 1 con un operaio rimasto impigliato a una macchina e solo la presenza del secondo uomo sull'altra linea che ora l'azienda vorrebbe tagliare ha evitato il peggio". Il lavoratore è stato medicato con otto giorni di prognosi per lesioni a una mano "perché il collega ha schiacciato prontamente il pulsante della sicurezza. Se fosse stato solo la macchina se lo sarebbe portato via" chiarisce Armando Palombo coordinatore rsu Fiom.


"In passato abbiamo anche accettato riduzioni di personale ma in cambio di innovazioni tecnologiche o come forme di sperimentazione. Una situazione come questa non si era mai verificata". Su questo i sindacati hanno avviato lo stato di agitazione e chiesto un incontro in Confindustria che non è stato ancora fissato.