
Il progetto si intitola Natural Bionics e vi lavoreranno, in uguale parte ma con competenze diverse Antonio Bicchi dell'Iit a Genova, Dario Farina dell'Imperial College London e Oskar Aszmann della Medical University di Vienna. La nuova tecnologia sarà sviluppata creando sinergia tra chirurgia ricostruttiva, interfaccia uomo-macchina e robotica soft proprio per sviluppare arti bionici da connettere direttamente al corpo.
I nuovi arti diventeranno parte integrante del corpo di alcuni pazienti volontari presso l'ospedale universitario a Vienna. Il nuovo concetto di arto bionico prevede la creazione di una connessione diretta tra l'arto artificiale e il sistema nervoso del paziente a livello spinale per controllare le funzioni motorie e restituire le sensazioni tattili perdute.
IL COMMENTO
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