cronaca

Oggi la riunione del Comitato di Vigilanza, 78 lavoratori pronti ad andarsene
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"Pronti anche a riscrivere l'accordo di programma del 2005": la poposta della Fiom Cgil sull'Ilva è quasi la caduta di un tabù. "Possiamo riscriverne una parte, a patto che venga tenuto conto del rapporto aree-occupati, con la possibilità dunque di 'sdemanializzare' parte di quelle aree su cui il Comune potrebbe mettere gli occhi".

Le dichiarazioni sono di Bruno Manganaro e sono state pronunciate questo pomeriggio in prefettura al tavolo del Comitato di Vigilanza sul futuro dell'Ilva convocato dal prefetto Fiamma Spena. 

La Fim Cisl richiede, nell’ambito di vigenza del accordo di programma, un finanziamento per Società per Cornigliano, per dare una missione a quei lavoratori. “Devono avere le stesse condizioni di chi va ad Arcelor Mittal”, fa sapere Alessandro Vella.

Il commissario Laghi ha poi puntualizzato che “Arcelor Mittal non verrà meno agli impegni presi nel accordo siglato, tutti i 1474 lavoratori saranno compresi nell'accordo”.

Il presidente dalle Regione Giovanni Toti ha poi parlato di un tavolo di arricchimento, da chiedere al ministero dello sviiluppo economico: “Credo si debba fare un ulteriore negoziato a Roma. Dove individueremo quel é il ruolo della società, e inserirlo nell’accordo. Credo questo sia il percorso corretto”.

Il presidente ha poi aggiunto: “Bisogna dare una continuità lavorativa, fino a quando convivono sia la gestione di Mittal che la gestione di amministrazione controllata le risorse vanno divise in mille a Mittal e 474 alla gestione di amministrazione controllata. Sarà nostro interesse che quei 474, fino a quando non andranno in pensione, avranno modo di essere impiegati con un contratto a tempo indeterminato”.

Il numero di lavoratori in esubero, comunque, è destinato a scendere: 78 persone, infatti, hanno già inoltrato richiesta di esodo volontario