Venticinque anni fa, il 14 ottobre del 1993, scompariva Paolo Mantovani, il presidente dell'epoca d'oro della Sampdoria. Colui che rappresenta la stella polare dei tifosi blucerchiati, per le vittorie sul campo certo (scudetto, coppa delle coppe, tre coppe Italia, una supercoppa italiana) ma anche e soprattutto per gli insegnamenti dati fuori.Non a caso oggi, nell'anniversario della morte, la figlia Ludovica (a nome anche degli altri figli Francesca, Enrico e Filippo) ha postato su Facebook le lettere di ringraziamento che le autorità inglesi inviarono alla Sampdoria dopo la finale di Coppa dei Campioni a Wembley (persa ai supplementari con il Barcellona), complimentandosi con il presidente per il comportamento esemplare del pubblico, nonostante la delusione della sconfitta.
Per Paolo Mantovani fu come avere vinto, perché questo aspetto, insieme con il torneo Ravano, era ciò che maggiormente gli stava a cuore.
Oggi, come sempre, una delegazione di Ultras Tito Cucchiaroni ha reso omaggio alla tomba di Paolo Mantovani a Bogliasco, a pochi metri dal campo "Mugnaini". A testimoniare che, dopo 25 anni dalla scomparsa, il messaggio è ancora forte, intatto, indelebile.
Al coro si è voluto unire anche l'attuale presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, che ha così ricordato Mantovani: "La sola grandezza per un uomo è l’immortalità. Sei stato grande, ci hai reso grandi. Per sempre grazie, Paolo Mantovani, immortale nella nostra storia, immortale nei nostri cuori. Massimo Ferrero e tutta l’U.C. Sampdoria ricordano il presidente nel giorno del 25° anniversario della sua scomparsa".
Martedì sera a Gradinata Sud, in onda su Primocanale, puntata speciale dedicata a Paolo Mantovani, con la testimonianza in studio della figlia Francesca.
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