Molti genovesi non l'avevano mai presa, qualcuno la prendeva in giro per la sua lunghezza ridottissima rispetto a quelle delle altre grandi città, eppure la metropolitana è adesso determinante nella mobilità cittadina.Dopo il crollo del ponte Morandi e il blocco alla circolazione monte-mare tra Valpolcevera e Sampierdarena, la metropolitana è l'unico mezzo rapido per raggiungere la città.
Questo netto cambio di abitudini dei genovesi ha però generato molti problemi alla metro, in particolare nella tratta tra Brin e Di Negro, quella che permette di aggirare la 'ground zero' sul Polcevera in pochi minuti: dalla riapertura delle scuole, infatti, i treni viaggiano strapieni e nella mattinata di ieri in particolare, ma anche oggi, sono stati molti i disagi documentati dalle telecamere di Primocanale.
I convogli sono super affollati, spesso i passeggeri sono costretti a restare in banchina perché fisicamente non riescono a salire in vettura e la frequenza non è adeguata alle necessità: anche a Londra o Milano capita di restare a terra per via del sovraffollamento ma la corsa successiva arriva entro pochi minuti, a Genova no.
Serve quindi un cambio di passo per un'infrastruttura bistrattata ma oggi fondamentale: il gestore deve adottare tutti gli accorgimenti tecnici per evitare di saltare delle corse ed è al contempo necessario verificare la possibilità di aumentare la frequenza, specialmente nelle ore di punta. Capita che a Brin arrivino contemporaneamente diversi autobus che scaricano in stazione un numero di passeggeri superiore a quello che la metropolitana può sopportare. Con tutti i disagi del caso
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