
Intervistato da una tv nazionale, Di Maio ha ribadito la sua netta contrarietà a permettere ad Autostrade di occuparsi direttamente delle ricostruzione dell’opera crollata il 14 agosto: “L’accordo di ieri - ha detto Di Maio – è solo un gentleman agreement. Quello che è stato presentato dovrà adesso passare al vaglio del Governo e noi non permetteremo a chi ha gestito il ponte Morandi finora di mettere le mani sul nuovo viadotto. Autostrade deve pagare l’opera ma non può ricostruirla”.
Una posizione totalmente diversa da quella emersa ieri: in conferenza stampa, infatti, l’amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci ha annunciato che la sua società costituirà un vero e proprio team per lavorare a stretto contatto di Fincantieri e dello studio Piano per la progettazione ed esecuzione dell’opera.
IL COMMENTO
La favola della lumaca e della talpa che non diverte bambini e grandi a Genova
Caro Rossi, ti racconto di quando la politica si mise insieme per il bene di Genova