Malacalza Investimenti fa sapere di avere chiesto la "convocazione dell'Assemblea di Banca Carige per deliberare sulla revoca di tutti i componenti del Cda, determinazione del numero dei Consiglieri e nomina". Per Malacalza "la definizione e l'attuazione di ulteriori interventi richiesti dalla Bce non può essere guidata da chi, avendo gestito la fase precedente e avendo conseguito un giudizio della BCE di non pieno soddisfacimento dei requisiti patrimoniali fin dal 1° gennaio 2018 ha predisposto il nuovo piano di conservazione del capitale che ora la Bce mostra di non condividere".
Malacalza ha "piena fiducia nella validità dei fondamentali di Banca Carige e nelle sua capacità di rilancio, con pieno soddisfacimento delle esigenze imposte da legittime prescrizioni dell'autorità". Lo scrive in una nota pur ricordando che "l'azionariato di Carige ha conferito, in esecuzione del recente aumento di capitale, l'ingente importo di circa 500 milioni di euro, nell'affidamento che tale erogazione - unitamente alla dismissione di asset che ha comportato un rafforzamento patrimoniale di oltre un miliardo di euro e rilevanti perdite - esaurisse le necessità della Banca, secondo le rappresentazioni del management".
"Si è convinti - prosegue - che la Banca sarà in grado di farvi fronte nei tempi ragionevolmente occorrenti, pur, se del caso, con l'ulteriore e proporzionato sacrificio di propri asset" alle richieste della Bce. Malacalza Investimenti infine "conferma il proprio impegno a sostegno di Banca Carige e del territorio e la sua piena fiducia nelle potenzialità dell'Istituto".
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