
Il movente dell'omicidio, secondo l'accusa, sarebbe stato un debito di droga e soprattutto il 'piano' di N'Diaye e Di Maria di occupare il territorio di spaccio dei Morso. Per l'accusa i due Morso quel giorno erano arrivati nell'appartamento di N'Diaye sapendo che era una trappola e "con il colpo in canna". "Volevano uccidere" aveva detto il pubblico ministero Alberto Landolfi che aveva chiesto 19 anni per padre e figlio.
Appena arrivati nell'appartamento, ancora sulla soglia, Vincenzo Morso avrebbe immediatamente sparato un colpo finito contro un mobile, poi l'arma si sarebbe inceppata. Nel parapiglia che ne era seguito Guido Morso avrebbe estratto un coltello e ferito alle gambe N'Diaye per difendere il padre, poi avrebbe colpito mortalmente Di Maria che era intervenuto forse per separare i contendenti.
IL COMMENTO
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