"Non devono provarci perché resisteremo. Per entrare senza accordo dovranno chiedere al nuovo governo e in particolare ai vicepresidenti del consiglio di attivare il ministero degli interni e della difesa e schierare l'esercito". È la reazione del segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro di fronte all'ipotesi per ora non confermata della volontà da parte di Arcelor Mittal di subentrare nella gestione degli stabilimenti Ilva dal 1 luglio, nonostante non sia stato raggiunto finora alcun accordo con i sindacati."Mittal ha sicuramente un impegno strappato furbescamente al precedente governo - sostiene Manganaro - che si è dimostrato supino e servile nei confronti della multinazionale ma il sindacato è un'altra cosa e rivendichiamo il rispetto dei lavoratori e delle leggi che li tutelano". Per la Fiom di Genova "il passaggio ad altra azienda avviene in continuità di tutti i lavoratori mantenendo lo stesso reddito e diritti e l'accordo di programma per Genova va integralmente rispettato".
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