"Stiamo guardando due attaccanti esterni veri. Ci siamo goduti Perotti e Iago Falque, vogliamo quel livello lì e anche qualcosa in più. Uno l'abbiamo già preso, l'altro credo farà le visite entro la settimana prossima ed è un giocatore straordinario". E poi la promessa: "L'anno prossimo daremo spettacolo". Parola del presidente del Genoa, Enrico Preziosi, intervenuto all'inaugurazione di un ristorante alla Foce aperto da un amico imprenditore. Il patron rossoblù insiste che "non possiamo dire niente fino alla settimana prossima", ma non lesina anticipazioni sul calciomercato del Grifone, che in entrata ha già visto Romero, Criscito, Callegari, Günter e il portiere Vodisek.
L'argomento più rovente è ovviamente Perin. "La Juve ci deve ancora chiamare - spiega Preziosi - credo abbiano abbiano aspettato l'addio di Buffon per contattarci. Se ci faranno un'offerta consona ci sediamo attorno a un tavolo. Credo che la volontà di Perin sia giusta, è stato al Genoa per 10 anni, ce lo siamo goduto finora. Se dovesse andar via, andrà via a testa alta con tanto affetto da parte dei tifosi e del sottoscritto".
Preziosi smentisce che ci sia un asta per il portiere, valutato intorno ai 12 milioni: "Credo sappia già dove vuole andare, non c'è neanche bisogno di fare un'asta. Le cifre non le fa né il giocatore né la squadra che acquista, ma la squadra che vende". Per il sostituto è sempre valido il nome di Skorupski. "È un ottimo portiere ma ci sono tanti profili interessanti", si limita a dire il presidente del Genoa.
E dopo gli esterni d'attacco alla Iago Falque e Perotti (parola di Preziosi), arriverà pure un vice Lapadula. "Se va via Galabinov servirà anche punta centrale insieme a Lapadula. Bisogna vedere Rossi, ma non è la classica punta centrale. Vorremmo avere certezze in avanti. Abbiamo sofferto troppo la mancanza di gol, ma l'abbiamo patita anche perché abbiamo giocato in quella maniera visto che avevamo bisogno di punti. Lo spettacolo lo vedrete l'anno prossimo".
Domenica ultimo match, col Torino: sarà allo stadio? "Ho ancora qualche remora - confessa Preziosi -. Finché il pubblico mi dice non siamo Giochi Preziosi mi sta bene, ma non ho ancora digerito le offese alla mia famiglia. Non credo verrò allo stadio fino a quando qualcuno non si renderà conto di quanto ha fatto la famiglia Preziosi per il Genoa".
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