Un operaio del Comune di Alassio è stato arrestato, perché considerato un furbetto del cartellino. Secondo l'accusa, dopo aver timbrato, lasciava il posto di lavoro e andava al bar o a fare la spesa o a passeggiare con la compagna. L'uomo, accusato di truffa ai danni di ente pubblico, è ai domiciliari.A scoprirlo sono stati i carabinieri che scorse settimane hanno pedinato il dipendente pubblico. I militari dal 22 febbraio al 21 marzo avrebbero rilevato che per 15 giorni l'uomo avrebbe tenuto un comportamento lavorativo scorretto. L'uomo è stato arrestato stamani mentre entrava in Comune.
"Il mio assistito è una persona che ha avuto problemi, è stato seguito dal centro di salute mentale. Ritengo che le condotte contestate, potrebbero essere compatibili con un suo stato di frustrazione umana per fatti accaduti di recente. Credo siano eccessivi i domiciliari", dice il difensore.
"Ammettendo che le accuse siano tutte vere, poteva starci un procedimento disciplinare e anche un processo penale, ma con una misura interdittiva", conclude il legale.
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