cultura

Tante iniziative in programma
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Open Day al Teatro Carlo Felice in vista della prima de "La Rondine": un pomeriggio fitto di appuntamenti, a partire dalle 14.00 con le visite guidate agli allestimenti. Alle ore 15 ci sarà la presentazione del libro "Il mio mistero è chiuso in me. Vita e opere di Giacomo Puccini” dell'autore Emiliano Sarti nel foyer del teatro, con a seguire thé delle cinque e dolcetti prima di un "assaggio" del III atto de "La Rondine".

E il cast è pronto a portare in scena i sentimenti dei rispettivi personaggi. "Il ruolo di Magda è un ruolo complesso", spiega il soprano Elena Rossi. "È una donna che vuole vivere un sogno, in un mondo dove i soldi fanno da padrone. Ricorda una fuga d'amore in gioventù e decide di rivivere l'esperienza, ma è solo una fuga illusoria".
Inevitabile il paragone con la cortigiana Violetta di "Traviata" di Giuseppe Verdi, che la Rossi ha interpretato nel lontano 2014 all'Opéra de Massy. "Hanno entrambe una grande umanità dei sentimenti, ma in realtà Magda si ribella ad una società di apparenze, mentre Violetta rimane vittima della sua epoca".

L'amato Ruggero, invece, è impersonato da Arturo Chacón-Cruz: "È un ragazzo buono e pieno di illusione per la vita che desidera una famiglia. Si scontra, però, con la realtà che lo trascina da un'altra parte. Soffre e ama proprio come sapeva fare Puccini". E anche lui tra poco vestirà i panni di Alfredo Germont dell'opera verdiana al Bolshoi Theatre di Mosca. "Entrambi i protagonisti maschili sono giovani e si innamorano di una ragazza più grande. Piacciono al pubblico perché ricordano quell'innocenza che si può avere anche da adulti".
E attorno ai due innamorati ci sono altre importanti figure che orbitano in questa Parigi del Secondo Impero. Come il crudele Rambaldo, la cui voce è del baritono Stefano Antonucci: "Puccini è stato avaro con questa parte, ma i pochi interventi sono fondamentali per lo svolgersi della storia. È il regista della situazione che con un canto dialogato provoca Magda e così facendo non attira di certo gli applausi del pubblico. Anche la musica è volta a creare antipatia".

Alcune scene più simpatiche, invece, sono affidate a Prunier, il tenore Marius Brenciu. "Nella costruzione di questo pesonaggio ho notato alcune similitudini con Marcello della "Bohème". La comicità, soprattutto del II e III atto, è alternata ad alcune scene più drammatiche".