Anche il porto di Voltri è finito nella rete dell'inchiesta "China Box", condotta dalla Guardia di Finanza contro il commercio di merce con il marchio falsificato. Dall'alba di oggi in diverse regioni italiane sono in corso 42 perquisizioni domiciliari nei confronti di una organizzazione criminale formata da italiani, cinesi e senegalesi, dedita all'introduzione sul territorio nazionale, per mezzo di container, di merce contraffatta. L'operazione, disposta dal sostituto procuratore del tribunale di Bari Renato Nitti, si sta svolgendo in Puglia, Campania, Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto. L'indagine, denominata 'China Box' ha già portato al sequestro di sette container provenienti dalla Cina e arrivati nei porti di Gioia Tauro e Genova Voltri. Al loro interno sono stati trovati, e sequestrati, complessivamente, 500 mila accessori per abbigliamento delle più prestigiose griffe nazionali e internazionali.
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