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Il coordinatore azzurro: "Ma io resto berlusconiano"
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 "I nemici di Toti in Forza Italia? Ci sono, non posso negarlo". Sandro Biasotti, coordinatore regionale degli azzurri, durante la trasmissione di Primocanale "voto non voto", ammette il clima di tensione e conferma che dentro il partito a Roma i successi del governatore in Liguria vengono visti da alcuni fedelissimi dell'ex cavaliere più come un problema che come una risorsa.




"Le persone che hanno successo sono sempre invidiate - precisa Biasotti -, questo succede ovunqiue. Anche Toti all'inizio era un paracadutato, poi ha vinto in Regione e ha fatto talmente bene che qualche 'nemico-amico' ce l'ha"

Anche così si spiega la bocciatura delle candidature proposte da Toti che dopo aver digerito il compromesso, ottenuto il paracadutato Mule' al posto di Cesa, si è tolto i sassolini definendo come poco democratico il metodo di selezione dei candidati.

Lo stesso Biasotti, considerato sostenitore di Toti quando si confronta con i suoi in Liguria, ma più vicino al potere romano quando tratta nella capitale, a Primocanale ammette "Io sarò berlusconiano fino alla fine". Di certo dopo l'esperienza di queste elezioni Toti sara' ancora più attento ad evitare le pugnalate alle spalle.