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Il parlamento viene sciolto, ma resta il governo Gentiloni
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Mattarella scioglie camere: ecco cosa succederà fino a marzo. Tanti i dubbi legati a questa situazione, che Lorenzo Cuocolo, docente di Diritto Comparato dell'Università Bocconi, ha cercato di dipanare.

Che cosa succederà nel momento in cui il presidente della Repubblica scioglierà le camere?
Si ha un Parlamento sciolto, che continua ad esserci, ma solo per situazioni di emergenza. Tendenzialmente i parlamentari non lavorano più in attesa delle nuove camere. Finisce il potere legislativo, ma non finisce il governo: il più delle volte il governo si presenta dimissionario, ma sembra che questa volta non accadrà. Il Gentiloni rimarrà nel pieno dei suoi poteri.

Lippolis, docente di diritto pubblico, ha detto "Paradosso, senza camere governo ancora più forte": è così anche secondo lei?
Sì e no, non c'è più il contrappeso del parlamento e quindi sotto questo aspetto il governo sarà un pochino più libero, ma comunque non potrà fare più di tanto. Tutte le norme, infatti, non potranno più essere poste in essere dato che mancano le camere. Rimane la gestione delle situazioni emergenziali e delle attività internazionali probabilmente anche per dare un segno di stabilità.

Una scelta diversa rispetto al passato forse proprio per la questione Europa?
Sì, ma bisogna anche dire che rispetto al passato il governo non ha ricevuto il voto di sfiducia e quindi non ha l'obbligo di dimettersi. Non ci sono più le condizioni politiche per fare andare avanti la legislatura, ma il governo può rimanere al suo posto. La scelta di Mattarella è lungimirante, poiché come dicono tutti i sondaggi non è detto che ci sarà una maggioranza politica chiara a seguito delle elezioni e di conseguenza la fase di transizione sarà lunga.

Non c'è il rischio che un governo in carica senza parlamento faccia un po' di propaganda a se stesso?

Il rischio c'è, ma questo governo e questo presidente del consiglio mi sembra che abbiano un'attitudine molto diversa rispetto ai presidenti delle due assemblee parlamentari, che hanno già iniziato la loro campagna nelle scorse settimane.