Al momento dell' arresto, Ermanno Fieno era ben vestito e curato, aveva uno zaino con degli effetti personali, poco meno di mille euro in contanti, un bancomat e la carta di identità. E' stato un agente in servizio per il controllo della frontiera ad accorgersi che l'uomo che si trovava in un sottopasso diretto verso il binario dei treni per la Francia poteva essere lo stesso della foto diramata la sera prima dal ministero.Alla richiesta dei documenti, Ermanno, senza fiatare, ha allungato la propria carta di identità. Una volta appurato che si trattava del soggetto ricercato, i poliziotti lo hanno accompagnato in caserma per le procedure di fotosegnalamento. Senza minimamente scomporsi ha firmato tutti i documenti e successivamente è stato tradotto in carcere a Imperia, dov'è a disposizione dell'autorità giudiziaria.
In tasca i poliziotti gli hanno trovato un biglietto ferroviario Voghera-Ventimiglia, rilasciato dalla stazione di Bologna e un altro per Mentone (la prima stazione dopo il confine), acquistato un'ora prima del fermo alla stazione di Ventimiglia. Gli investigatori ritengono che Fieno volesse scappare in Francia, per far perdere le proprie tracce. Stando a quanto finora appurato, l'uomo sarebbe giunto giovedì sera a Ventimiglia, ma non si al momento non è stato possibile risalire a dove abbia trascorso la notte.
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