Il presidente del Genoa Enrico Preziosi è stato assolto perché il fatto non sussiste dall'accusa di violenza privata nei confronti di un giornalista del Secolo XIX, Valerio Arricchiello, che voleva avere un'intervista con Antonio Rosati, all'epoca presidente del Varese, il quale si trovava con Preziosi in un ristorante a Pegli. I fatti risalgono al 4 giugno 2013. Secondo l'accusa, Preziosi aveva strappato la telecamera dalle mani di Arricchiello scaraventandola in terra e colpendo l'uomo con calci alle gambe. Preziosi, difeso dall'avv. Maurizio Mascia, era accusato anche di danneggiamento aggravato, accusa dalla quale era stato assolto per "la particolare tenuità del fatto".
Il presidente del Grifone era anche accusato di diffamazione e lesioni, reati dai quali è stato prosciolto per remissione di querela. "E' motivo di particolare soddisfazione - ha detto Mascia - che con l'assoluzione dell'accusa di violenza privata il giudice abbia riconosciuto che non c'è stata violazione della libertà di stampa".
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