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Ricoveri brevi e ambulatorio mobile a De Ferrari
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L'azienda ligure sanitaria (Alisa) ha creato una task force dopo l'attivazione del 'piano caldo' da parte della Regione Liguria per contrastare gli effetti di eventuali ondate di calore sulla salute della popolazione a rischio.

Della task force fanno parte tutti i soggetti interessati alla tutela socio sanitaria per definire e monitorare le azioni da mettere in campo in corrispondenza di eventi climatici avversi. Nello specifico l'attenzione degli interventi, organizzati in Asl 3 Genovese, si rivolge primariamente ai residenti del Comune di Genova, città servita quotidianamente da un bollettino emesso dal ministero della Salute che indica eventuali condizioni di pre-allerta (codice giallo) e di allarme vero e proprio (codice arancione e codice rosso) che potrebbero verificarsi entro le 72 ore.

Tra le azioni previste in caso di codici arancione o rosso l'attivazione di ricoveri brevi, dimissioni 'tutelate' per anziani fragili, attivazione - dal 3 luglio - dell'ambulatorio mobile della Asl 3 Genovese posizionato in Piazza De Ferrari per fornire ristoro.

Resta operativo il progetto custodi sociali in atto dal 2004 che prevede il monitoraggio e interventi di aiuto domiciliare leggero da parte dei servizi sociali. Da quest'anno inoltre sarà attivata la Guardia Medica a orientamento geriatrico per la copertura di situazioni critiche nei giorni prefestivi e festivi dedicato ai soggetti ricoverati in strutture residenziali per anziani.

"L'attivazione di un servizio di guardia medica presso le case di riposo sarà una delle principali novità del 'Piano Caldo' predisposto dalla Regione Liguria contro i pericoli per la salute derivanti dalla calura estiva". Così l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale spiega le principali misure adottate.

"Avere delle persone che seguono la popolazione anziana direttamente nelle case di riposo per alleggerire il carico dei pronto soccorso è importante - ha detto Viale -. Il 'Piano Caldo' della Regione Liguria sarà attivato quando il ministero della Salute emanerà l'allerta rosso-arancione ma noi siamo già pronti perché indipendentemente dalla definizione del ministero la criticità c'è e si sente".