cronaca

Dalmonte favorito per il ruolo di Ad, escono tre consiglieri
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 Il Comitato nomine di Banca Carige ha scelto tre nomi di dirigenti interni da sottoporre al Cda di domani per la nomina a direttore generale dopo la revoca delle deleghe di amministratore delegato e direttore generale a Guido Bastianini decisa nell'ultimo Cda.

Si tratta di una scelta motivata dalla necessità di stringere i tempi. I nomi saranno presentati domani. Tra i nomi che circolano, il favorito sembra essere Gabriele Delmonte, responsabile crediti di Carige, già dg di Carige Italia.

Escono intanto dal cda di Banca Carige Claudio Calabi, consigliere di amministrazione e presidente del Comitato esecutivo, Alberto Mocchi, consigliere e membro del Comitato Rischi, e Maurizia Squinzi, consigliere di amministrazione, presidente del Comitato rischi e membro del Comitato remunerazione. I tre consiglieri hanno rassegnato le dimissioni dalla carica con effetto immediato, "motivando la propria decisione alla luce della mancata condivisione delle motivazioni e delle modalità che hanno condotto il consiglio di amministrazione ad approvare la sfiducia all'amministratore delegato Guido Bastianini" informa una nota di Banca Carige.

"Il nuovo amministratore delegato arriverà a giorni. Comunque prima della fine del mese. La ricerca è già in atto", ha detto il presidente di Banca Carige, Giuseppe Tesauro, a margine dell'incontro su "La rinascita delle frontiere. Cosa cambia dopo il codice doganale dell'Unione", in corso di svolgimento nella sede della banca. "Domani la riunione del consiglio affronterà cose di normale amministrazione e assegneremo le deleghe ad interim, perché è uscito l'amministratore delegato" precisa Tesauro.

Riguardo al futuro Tesauro dice che nella banca "siamo tutti tranquilli" mentre sui tempi dati alla Bce per l'aumento di capitale e la cessione dei crediti deteriorati spiega che "saranno rispettati". "Noi siamo in contatto con la Bce e faremo tutto d'amore e d'accordo" ha aggiunto il presidente di Carige, che sui crediti deteriorati ha evidenziato: "Una fetta di Npl l'abbiamo già licenziata, per l'altra non ci vorrà molto tempo".