cronaca

Contestati i tipi e la quantità dei prodotti in vendita
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 Legittimo chiudere un minimarket cinese se non rispetta il patto d'area stabilito col Comune, in particolare sulla tipologia e la quantità dell'offerta dei prodotti. Lo ha stabilito una sentenza del Tar della Liguria che ha respinto il ricorso di un negoziante cinese contro il provvedimento con cui il comune di Genova aveva disposto la cessazione di un'attività commerciale in via Pré, dopo controlli effettuati da carabinieri e polizia municipale.


Il patto d'area, come principio generale, aveva messo nel mirino tra le altre le "attività di minimarket che commercializzano bevande alcoliche a basso costo, agevolando intrecci che rappresentano motivo di preoccupazione per la pubblica incolumità e per l'ordine pubblico, oltre a generare degrado per l'abbandono di involucri anche pericolosi (vetro) su suolo pubblico". "L'esercizio gestito poneva in vendita molti prodotti e tra essi solo alcuni beni ricompresi nel novero di quelli ammessi dal patto d'area - spiega il Tar -. A diversa conclusione non può indurre l'osservazione del ricorrente nella parte in cui rileva che un'ampia porzione degli acquisti effettuati riguarda prodotti cosiddetti etnici: ciò non supera il rilievo che l'amministrazione comunale ha correttamente attribuito alla sottoscrizione del patto d'area che lo obbligava a conservare l'offerta dei prodotti nei limiti stabiliti e accettati".