Un australiano di 45 anni, comandante di uno yacht di 30 metri battente bandiera dell'Isola di Man ormeggiato al Porto di Imperia, e un neozelandese di 29 anni, motorista della stessa imbarcazione, sono stati denunciati con l'accusa di inquinamento del mare dalla Capitaneria di Porto di Imperia. I fatti risalgono al 10 maggio scorso e riguardano una massiccia fuoriuscita di gasolio dalla yacht, che si è espansa per tutto il bacino portuale, generando un'enorme chiazza oleosa. Gli uomini della Guardia Costiera, che stanno cercando di contenere il danno ambientale, ritengono che l' incidente possa essere stato provocato da un errore umano.
Per questo motivo è stata sequestrata l'imbarcazione, che non potrà lasciare il porto di Imperia senza autorizzazione, fino a quando non saranno raccolti tutti gli elementi necessari a consentire alla Procura della Repubblica di fare piena luce su cause e responsabilità dell'inquinamento. Le indagini sono coordinate dal Procuratore Capo Grazia Pradella. Per l'armatore, la società "Vhl" con sede nell'Isola di Man, si profila la responsabilità del risarcimento dei costi sostenuti per la bonifica. La stessa Società GoImperia, che gestisce il bacino portuale, ha chiesto il sequestro dello yacht a garanzia delle spese di bonifica finora sostenute.
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