Giuseppe Gallotta, 51 anni, condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso a 14 anni di reclusione, nell'ambito dell'inchiesta "La Svolta", in quanto ritenuto appartenente alla "locale" di Ventimiglia della 'ndrangheta, è stato arrestato dalla polizia. Gli investigatori hanno appurato che l'uomo, pregiudicato, continuava a delinquere, malgrado fosse detenuto ai domiciliari, incontrando o dando ospitalità a malavitosi. A quel punto gli è stata revocata la misura dei domiciliari ed è stata ripristinata quella del carcere.
L'estate scorsa, Gallotta era stato anche condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione dal Tribunale di Imperia perché, nell'ambito del processo "La Svolta", dalla "gabbia" degli imputati aveva minacciato il collaboratore di giustizia Oliverio, che stava ricostruendo l'attività della "locale" di Ventimiglia, gridando nei suoi confronti che gli avrebbe "tagliato la testa", determinando così la sospensione dell'udienza dibattimentale. Originario di Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria), con precedenti per estorsione e usura, Gallotta è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Imperia con i colleghi del Commissariato di Ventimiglia.
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