
"Dal primo gennaio - spiega Luca Infantino, segretario regionale Vvff Cgil - ci siamo ritrovati una competenza in più. Prima intervenivamo su incendi boschivi solo in presenza di case, adesso abbiamo tutta l'area boschiva, anche senza abitazioni, ma senza aumento di organico".
È questo il tema che ha unito tutte le sigle sindacali dei Vigili del Fuoco che hanno spiegato le preoccupazioni e, sopratutto le ricadute sui cittadini. I sindacati giudicano, infatti, "inadeguata" la proposta da parte delle Regione Liguria di una "convenzione che - spiegano - riduce le risorse economiche, non tenendo conto delle peculiarità della regione e chiedono all'amministrazione di prendere consapevolezza che le risorse economiche destinate sono insufficienti e che i pompieri possono avere difficoltà nel garantire il soccorso, se si dovessero manifestare più criticità".
Anche qui entrano in campo i numeri che ben possono rappresentare la situazione, a partire dagli organici, di 119 unità, il 12% del personale necessario. "Ma parliamo anche di età media dei Vigili del Fuoco - spiega il segretario regionale Usb, Stefano Giordano - e qui siamo passati dai 40 anni del 2002 ai 47 di oggi, e del numero di interventi, che a Genova, hanno avuto un incremento del 18,5%. E poi, in una regione che ha il primato per alluvioni e frane, abbiamo un vigile del fuoco ogni 14mila abitanti, mentre sono uno ogni mille negli altri paesi europei". In attesa di una risposta politica, intanto, Usb avvia lo stato di agitazione e annuncia che, a breve, ci sarà una manifestazione. Ma, nelle prossime ore, potrebbero unirsi anche le altre organizzazioni sindacali.
IL COMMENTO
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