La delibera di aggregazione Amiu-Iren non sarà presentata in Consiglio comunale a Palazzo Tursi. Con questa novità si apre la tre giorni in sala rossa per approvare il bilancio previsionale, che all'inizio doveva includere il voto sulla fusione. La giunta ha appurato che non ci sono i numeri necessari all'approvazione. Parte così la discussione sul bilancio previsionale 2017, l'ultimo del mandato per il sindaco di Genova Marco Doria. Ventiquattro i consiglieri presenti a inizio seduta, tre in più del numero minimo legale, perché il centrodestra è uscito dall'aula per far saltare la seduta senza riuscirci. È stata determinante la presenza in aula dei consiglieri M5s e di Effetto Genova. La seduta ha così potuto iniziare.
Il Comune ora dovrà trovare da qualche parte i soldi per ripianare i debiti di Amiu. Due le strade che si aprono: o un ritocco al bilancio o un mega aumento della Tari. L'azienda ha fatto sapere che è pronta a inviare un decreto ingiuntivo al Comune per riavere almeno parte dei 55 milioni di extra costi pagati per conferire i rifiuti fuori regione dopo la chiusura di Scarpino. Se i soldi non arriveranno, Amiu minaccia di portare i libri in tribunale.
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