salute e medicina

Il direttore Petralia: "Campagna di disinformazione anche mediatica"
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L'Associazione degli Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI) guarda con estrema preoccupazione "all'aumento di ricoveri negli ospedali pediatrici per patologie infettive o loro conseguenze che potrebbero e dovrebbero essere state debellate e al rischio che la progressivamente minore copertura vaccinale permetta la ricomparsa di gravi patologie infettive da decenni sparite dal nostro Paese".

Lo annuncia da Genova Paolo Petralia, presidente Aopi e direttore generale dell'ospedale Gaslini. "Prendiamo atto della campagna di disinformazione realizzata a vari livelli anche mediatici, senza alcuna base scientifica, contro le vaccinazioni in generale e contro alcune di esse in particolare - spiega in una nota Petralia - Aopi concorda con le prese di posizione ufficiali sull'argomento del Ministro della Salute, del presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, di numerosi esponenti parlamentari, del Board del Calendario della Vita (organo di coordinamento di numerose società scientifiche anche pediatriche)".

In base all'attività degli ospedali italiani a favore dei bambini, particolarmente nei reparti di malattie infettive, l'Aopi afferma "che la scomparsa della poliomielite (e dei polmoni di acciaio), del tetano e della difterite e la netta riduzione dei casi di pertosse, epatite B, meningite, parotite, morbillo, polmonite sono l'effetto positivo della più efficace terapia della storia della medicina: le vaccinazioni che, come tutte le terapie, possono determinare effetti collaterali, nel caso dei vaccini con frequenza e gravità media infinitamente inferiore rispetto alle malattie per le quali tale terapia è messa in atto". L'Aopi, così come tutti i ricercatori e i clinici che lavorano nelle strutture pediatriche aderenti, si augura "che qualsivoglia dibattito sulle vaccinazioni venga costantemente realizzato nel rispetto delle evidenze scientifiche".