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Tra presidenze e legge elettorale: aria di elezioni anticipate
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A provocare una nuova frattura dentro la maggioranza che sostiene il Governo Gentiloni è stata l'elezione di Salvatore Torrisi alla Presidenza della Commissione Affari Costituzionali del Senato. Si respira così sempre più aria di elezioni anticipate, con i renziani sul piede di guerra per gli accordi trasversali che stanno scombinando i loro piani.


L'elezione di Torrisi viene giudicata strategica in vista della discussione della nuova legge elettorale. E' stata votata - oltre che dagli alfaniani di AP, anche da 5 Stelle, Democratici Progressisti, Forza Italia. E pure da alcuni esponenti dello stesso Pd. La maggioranza di chi lo ha scelto punta ad un sistema proporzionale.

Se il clima dentro la maggioranza restasse ancora questo nelle prossime settimane, il rischio di arrivare ad una rottura totale potrebbe elevarsi: nel caso, lo scenario che si prospetta è che possano esserci elezioni politiche anticipate in autunno, pochi mesi dopo le amministrative che interessano anche Genova e La Spezia.

Nel Partito Democratico, soprattutto fra i renziani, il nervosismo è alle stelle per quello che è stato definito un "tradimento". Guerini parla del comportamento degli alleati che definisce "molto grave".

"Siamo da tempo abituati all'uso del voto segreto non piu' su questioni di coscienza quanto per manovre politiche sempre piu' volgari e ipocrite - aggiunge Zanda - Questa volta si e' superato il limite".

 
Ma al di là dello scambio di accuse, appare sempre più evidente come soprattutto al Senato la maggioranza oggi sia sempre più in mano ad occasionali alleanze trasversali, piuttosto che alle forze politiche che sostengono l'esecutivo.


Da fonti del Pd intanto i vertici del partito chiederanno nelle prossime ore un incontro con il presidente del Consiglio e con il presidente della Repubblica per una valutazione su quanto avvenuto al Senato.