La polizia ha arrestato per atti persecutori un cinquantenne che dal 2009 picchiava e vessava la moglie poco più giovane di lui anche grazie alle minacce effettuate mostrando un coltello da sub che aveva sempre con sè. A favorire i maltrattamento l'abuso di sostanze alcoliche da parte dell'uomo. Solo dopo due anni, nel 2011 la donna ha avuto il coraggio di denunciarlo e per la prima volta si è trasferita in casa della mamma. L'uomo però non si è arreso e ha proseguito con le molestie anche nei confronti della suocera e facendo vivere la moglie in un perenne stato di ansia e paura, tanto da farle cambiare le abitudini di vita e indurla a dormire vestita per essere pronta a fuggire. Lunedì, dopo l'ennesima lite, la donna, che nel frattempo era rientrata a casa nell'entroterra ligure, ha deciso di andarsene definitivamente e si è rifugiata nell'abitazione della madre a Sampierdarena, quartiere di Genova.
L'uomo non si è fermato e le ha inviato centinaia di minacce telefoniche. Stamattina l'uomo ha raggiunto la casa e cercato di buttare giù la porta a calci. La donna ha chiamato il 113 della polizia. Gli agenti hanno sorpreso l'uomo mentre danneggiava la porta e lo hanno arrestato. L'uomo quando ha visto gli agenti si è difeso dicendo che voleva fare "quattro chiacchiere con la moglie"
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