Un carico di peperoni giunto nelle scorse settimane nel porto di Genova ha fatto registrare la presenza di 13 tipologie diverse di pesticidi e, per tre di questi, valori 50 volte superiori a quelli consentiti dalle norme sulla salute. Il carico arrivava dall’Egitto. Le analisi sono state condotte dal laboratorio Arpal della Spezia, specializzato nella ricerca dei pesticidi.Nel dettaglio, le molecole fuorilegge sono state Clorpirifos, Propiconazolo e Clorfenapir, rispettivamente insetticida, fungicida e biocida, in questo caso utilizzati impropriamente durante la coltivazione.
Le analisi per la ricerca dei pesticidi testano gli alimenti di origine vegetale rispetto ad oltre duecento principi attivi accreditati, e sono una delle attività che Arpal svolge in collaborazione con Usmaf e con Asl. Nei casi positivi, come questo, impediscono che merce estera contaminata raggiunga i mercati comunitari.
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